L’ozono generato in situ a partire da ossigeno è un principio attivo ad
azione “biocida” in revisione ai
sensi del BPR2 come disinfettante per le superfici (PT2 e PT4) e dell’acqua potabile (PT5) e per impiego
nelle torri di raffreddamento degli impianti industriali (PT11). Sebbene la valutazione non sia stata
completata, è disponibile un’ampia base di dati che ne conferma l’efficacia microbicida anche sui virus ......
L’utilizzo dell’ozono è attualmente consentito a livello internazionale in campo alimentare, per i servizi
igienico-sanitari di superficie e acque potabili (FDA, USDA, US-EPA, CNSA) . Valutazione tecnico-scientifica
L’attività virucida dell’ozono si esplica rapidamente in seguito a ozonizzazione (28-30). Come per molti
altri prodotti usati nella disinfezione, non esistono informazioni specifiche sull’efficacia contro il SARS COV2. Di contro sono disponibili diversi studi che ne supportano l’efficacia virucida (Norovirus) in ambienti
sanitari e non (29). Anche a basse concentrazioni, con elevata umidità, l’ozono ha una elevata azione
disinfettante virucida in aria .L’International Ozone Association (www.iao-pag.org) conferma l’efficacia dell’ozono per l’inattivazione
di molti virus anche se non è a conoscenza di ricerche specifiche su SARS-CoV-2.
A livello industriale, l’ozono viene generato in situ mediante ozonizzatori, che devono essere adattati di
volta in volta in relazione agli spazi (dimensioni, materiali coinvolti) e ai target.
L’ozono è un gas instabile e decade spontaneamente a ossigeno. Il tempo necessario per il decadimento dell’ozono, dipendente da temperatura, umidità e contaminazione chimica e biologica, ed è sempre in funzione delle concentrazioni di utilizzo. In condizioni reali il tempo di decadimento naturale necessario per rendere accessibili i locali è di almeno 2 ore. Se possibile, è preferibile eseguire i trattamenti nelle ore notturne in modo che alla ripresa del lavoro la quantità di ozono ambientale si trovi entro i limiti di sicurezza sanitaria. ...
In generale, deve essere evitata la pratica di rientrare nelle aree trattate dopo un determinato periodo di tempo dalla fine dell’ozonizzazione. L’uso di l’ozono deve avvenire in ambienti non occupati e debitamente confinati. Per ridurre il rischio, possono essere predisposti dispositivi visivi in ogni punto di accesso degli ambienti in fase di trattamento e allo stesso modo possono essere predisposti segnalatori di libero accesso. Pertanto, prima di ricorrere all’utilizzo di tale sostanza per il trattamento di locali è necessario valutare il rischio di esposizione sia degli addetti alle operazioni di sanificazione sia del personale che fruisce dei locali sanificati. Gli operatori devono essere addestrati ed esperti e provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI). Alla luce di quanto sopra non è pertanto indicato per uso domesticoHealth Med Sytems © 2020